sabato, ottobre 25, 2008

Mi domando

Se protestare occupando le scuole ed università non è un gesto democratico, cosa lo è?

E' forse dare dei "coglioni" agli elettori dell'opposizione democratico?
Forse definire un pluricondannato per omicidio ed associazione mafiosa un "eroe" è democratico?
Può essere che mandare i soldati e spendere soldi pubblici per una guerra d'interesse sia democratico?
E' democratico controllare la stampa ed i media tanto da essere definiti "nord coreani" dal Finacial Times?

Rifletto, perchè non voglio cadere nei soliti luoghi comuni. Eppure giungo sempre alla stessa conclusione.
Sono convinto infatti che:

I coglioni sono altri e non gli elettori dell'opposizione;
gli eroi sono Falcone, Borsellino, Saviano e via dicendo, non certo i mafiosi-stallieri;
le guerre da combattere sono tante, ma non certo quella in Iraq;
la stampa ed i media italiani tutto sono tranne che liberi e democratici;
il solo pensare di mandare la polizia nelle scuole è sintomo di regime, ma soprattutto è sintomo di paura.

E stavolta è il governo ad avere paura. Paura di una situazione che non capisce, un'opposizione che gli sfugge. Un movimento 2.0, apolitico, non violento, che parla di fatti concreti, statistiche e numeri, non il linguaggio della politica.

Questa volta il governo ha paura di dover parlare e scontrarsi sui dati reali. Il governo ha paura di perdere.

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