venerdì, marzo 13, 2009

Champions League - L'Italia rischia

Questo articolo della Gazzetta spiega come il Calcio italiano sia rischiando di finire al quarto posto e quindi mandare in Champions una squadra in meno. Con giganteschi danni economici al football italiano.

Mi hanno colpito gli ultimi 3 commenti lasciati dagli utenti, tutti tristemente veri:


Una possibile soluzione?
venerdì 13 marzo 2009, 13:01
prendete "squadrette" come Atalanta, Genoa, Cagliari o Udinese. Squadre costruite con "pochi" soldi e progetti seri. Giocano un bel calcio ed hanno allenatori con la giusta mentalità. A queste squadre date qualche soldino in più e 2-3 campioni. Secondo me in CL se la giocherebbero. Esempio: Atalanta, la rosa attuale con magari un Maicon, Cambiasso e Ibra. Cagliari, rosa attuale con un Chiellini Gattuso e Pato. Costerebbero 1/10 delle rose attuali di milan e inter, giocherebbero meglio, divertendo. Però, finchè negli anni avremo i Carraro, i Galliani i Mataresse questo sarà solo utopia.


Un dato di fatto:
venerdì 13 marzo 2009, 12:58
Se non ci fosse il Milan a tirare avanti la carretta del coefficiente UEFA saremmo rovinati. Basta incappare in una stagione senza la squadra rossonera in champions, ed ecco il tracollo. Daccordo che anche la compaggine di Galliani &Co l'anno scorso ha fatto ridere, ma l'essere prima in classifica nel ranking uefa ha aiutato e non poco l'intero movimento. Ridete, quando buttano fuori un'italiana... prendete in giro i vostri amici e colleghi, gufate. Poi però pagano tutti, nessuno escluso.


champion
venerdì 13 marzo 2009, 12:58
Cerchiamo di fare tornare il Milan in champion perché è l'unica squadra in Italia a riuscire a tenere a galla la baracca Champion. L'inter puo vincere 25000 scudetti, ma in champion è inesistente da 44 anni.

venerdì, marzo 06, 2009

No Euro


Ormai è parecchio che non si sente parlare in maniera negativa dell'Euro. Solo pochi mesi fa era ancora possibile ammirare il premier Berlusconi nelle sue accuse alla moneta unica Europea. Questa era causa di molti mali e Prodi era colpevole di averci fatto entrare nell'unione monetaria. 

Oggi, però, la situazione appare ben diversa. Paesi notoriamente contrari all'Euro - in particolare la Danimarca e l'Islanda, ma anche Svezia e soprattutto il Regno Unito - stanno valutando l'adozione dell'Euro come valuta nazionale. Altri paesi, come Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e Bulgaria, stanno premendo per avere un accesso rapido all'Euro. 

Tutto ciò dopo che paesi un tempo presi ad esempio - anche dall'attuale governo Italiano che tanto disprezzava l'Euro - sono ora in bancarotta. L'Islanda, prima in classifica per qualità della vita nell'ultima classifica ironicamente - si fa per dire - pubblicata dall'ONU poco prima della crollo finanziario, ha subito la crisi economica più veloce e travolgente della storia, in tempi di pace. Tutto ciò perchè la propria valuta non vale più niente. Oggi il paese, una volta in capo al mondo, è costretto a fare affidamento al Fondo Monetario Internazionale ed ai suoi prestiti per andare avanti. 

Standard and Poor's, una delle agenzie di rating più stimate al mondo, ha declassato i titoli Lettoni alla classe "junk", che può essere tradotto in "spazzatura". La stessa agenzia di rating ha oggi dichiarato che se i paesi Baltici entrassero nell'Euro, il loro rating verrebbe certamente promosso.

Lo stesso Berlusconi ha iniziato a promuovere l'Euro ed i suoi benefici, dimenticando molto facilmente e, soprattutto, molto velocemente le critiche che lui stesso gli muoveva fino a poco tempo fa.

La domanda è quindi: dove sono finiti tutti gli "anti-euro"? Hanno cambiato idea, rendendosi conto dell'inutilità della loro vecchia opinione o fanno gli opportunisti come Berlusconi?