martedì, settembre 29, 2009

Polanski e il suo reato

Son rimasto favorevolmente colpito dal commento apparso sul "The Independent" di oggi.
Il tutto riguardo lo scandolo dovuto all'arresto in Svizzera del noto regista polacco, dietro mandato di cattura Statunitense.

Immediatamente dopo l'annuncio dell'arresto, siamo stati bombardati dai commenti negativi e stupefatti del mondo del cinema e della politica (quest'ultima specialmente Francese) per un tale gesto "barbaro" e "vile".
Il succo delle proteste era: non si puo' arrestare 30 anni dopo il reato un registra di fama mondiale, in esilio perche' non avrebbe ottenuto un processo giusto.

Chiaramente questi punti lasciano pensare. Mi domando pero' se siano sufficienti a giustificare la totale liberta', se si esclude l'esilio dagli USA, a, comunque la si voglia mettere, uno stupratore pedofilo.

Stupratore pedofilo. Suona pesante. Quasi macabro.

Come si puo' definire, pero', una persona, per quanto famosa, che dietro propria ammissione, ha drogato, sodomizzato, senza mai pentirsi, una bambina di 13 anni?

Giustamente Dominic Lawson fa notare come si possano fare tutti i ragionamenti e le apologie del caso, ma se si fosse trattato di vostra figlia e il suo stupratore fosse ancora in giro per il mondo a raccogliere premi da un festival all'altro, vi sentireste disgustati dal suo arresto?
Credo che tutti conosciamo la risposta a questa domanda.

La legge ovviamente deve essere obiettiva. Non puo' basarsi sui sentimenti delle vittime.
Giusto.
Allora cambiando leggermente le carte in tavola: se lo stesso reato fosse stato commesso da un uomo qualunque, chi si lamenterebbe del suo arresto?
Ecco, credo che invece di lamentele, oggi si parlerebbe della soddisfazione di tutti i coinvolti in un simile affare.

Anche e soprattutto la vittima, che oggi chiede di chiudere il caso, per la vergogna che causa alla propria famiglia.

domenica, settembre 27, 2009

Google Maps senza internet

Googlemaps e' divenuto ormai lo standard per trovare la pizzeria che ci interessa, o il supermercato piu' vicino a casa.

C'e' un problema piuttosto comune, pero', per quelli che, come me, vivono in una grande citta' o a cui capita di viaggiare all'estero. In alcuni casi non vi e' connessione ad internet disponibile, in altri la connessione costa troppo. In entrambe le circostanze mi riferisco ad iPhone, Pad o simili.

Questi giovani hanno trovato la soluzione, almeno cosi pare dato che la devo ancora provare. Un software che ti permette di scaricare intere aree di citta' nel proprio pc/telefono, cosi da poterle consultare anche senza utilizzare internet. E, soprattutto, poterle utilizzare con un GPS.

Mi sembra un'ottima idea, che spero vi possa aiutare nel prossimo viaggio nel Sahara :)

martedì, settembre 15, 2009

Berlusconi e l'Italia

Quel che si intravede è un uomo solo, circondato da cattivi consiglieri, prigioniero di una sindrome narcisistica, incapace di fare i conti con una realtà che non controlla più, che non riesce più annullare. Illiberale fino alle midolla, avverte il declino e vede ovunque oscuri pericoli. Nella stampa estera, nelle cancellerie europee, nell'Ue, tra i suoi alleati di governo e di partito, nelle gerarchie ecclesiastiche, nella magistratura, nell'informazione pubblica. Ogni dissenso - anche il più motivato e amichevole - gli appare un atto persecutorio cui replicare "colpo su colpo". Questa deriva rende oggi Silvio Berlusconi un uomo violento e pericoloso. Nella sua crisi trascinerà lo Stato che rappresenta. Lo abbiamo già detto e ogni giorno diventa più vero. La scena in cui siamo precipitati è la decadenza di un leader che non accetta e non accetterà il suo fallimento. Trascinerà il Paese nella sua sconfitta, dividendolo con l'odio.